Fatturazione elettronica e ciclo ordine-pagamento: perché digitale conviene

 

La dematerializzazione in Italia non è ancora stata percepita in tutto il suo valore operativo ed economico.

Come spiegano le ultime ricerche condotte dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica del Politecnico di Milano, la maggior parte delle imprese si è limitata a trovare una soluzione per soddisfare la legge: la vera e propria trasformazione digitale dei processi procede ancora lentamente.

Su un volume pari a 1,3 miliardi di fatture scambiate nel 2015, solo il 6% è stato gestito in formato elettronico.

Comunque i ricercatori sottolineano che c’è un segnale di cambiamento: in dettaglio, dal 6 giugno 2014 a fine maggio 2016 oltre 750 mila imprese hanno inviato 38,5 milioni di fatture in XML agli oltre 56 mila uffici pubblici preposti a riceverli.

Malgrado ancora qualche problema tecnico, le fatture scartate sono in calo e molte aziende stanno rivedendo le loro resistenze al cambiamento. L’indagine dell’Osservatorio rivela come il 55% delle organizzazioni intervistate, giudichino la gestione del ciclo ordine-pagamento in modalità elettronica un’innovazione importante.

E allora, a fronte di così tanti vantaggi, cosa frena l’adozione dell’innovazione digitale? Per una volta non sono i costi della reingegnerizzazione (indicati solo dal 17% delle aziende intervistate).

Il vero motivo è vincere le resistenze culturali e sovvertire abitudini consolidate: quasi 7 aziende su 10 (67%), infatti, indica come prima causa la resistenza al cambiamento mentre 1 su 3 indica come motivazione la complessità e l’incertezza normativa.

Lascia un commento